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Psicologia Facile nel Pallone

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Psicoterapeuta di sistema - A.C. Cesena

Psicologia Facile nel Pallone

Per la stagione 2015 - 2016 Psicologia Facile e l’A.C. Cesena siglano l'accordo relativo all'incarico di Psicoterapeuta di sistema. L'inserimento di questa nuova figura formata in ambito sistemico, propone di coadiuvare i processi di comunicazione, gestione delle discrepanze, rapporti interpersonali dei membri del sistema osservato, accogliendo eventuali richieste di supporto psicologico.

In questo post, si tenterà di descrivere il tipo di ingaggio offerto alla società e la natura della collaborazione nata dopo un paio d'anni di consulenze saltuarie e al bisogno, da parte della dirigenza, in relazione alle precedenti stagioni.

Nel calcio come in altri sport, si presa molta attenzione al “corpo” come macchina perfetta ed efficiente. Tutti lavorano affinché questa macchina ottenga le più grandi prestazioni e contribuisca al raggiungimento degli obiettivi finali.

Poniamoci insieme un paio di domande:

  • Che fine farebbe una macchina o un computer senza il suo sistema operativo?
  • Che errore sarebbe non considerare l’aspetto psicoemotivo di un atleta?

Un atleta oltre che rappresentare una mole fisica in movimento è un essere pensante che entra continuamente in relazione con altri atleti, persone, amici, partner e familiari.

Esaminare e prendersi cura del suo benessere corporeo è prerogativa dei medici e dei preparatori atletici, ma poter gestire ed accogliere gli aspetti più profondi dell’animo umano deve riguardare un professionista che possa offrire una base dove costruire il giusto supporto a fronte di momenti di difficoltà o gestione della normalità attraverso la prospettiva sistemica e la risposta terapeutica.

L’inserimento di uno Psicoterapeuta di sistema apre la possibilità di occuparsi ed eventualmente pre-occuparsi in maniera strettamente riservata, di quei delicati aspetti che la mente umana mette in atto fuori e dentro una gara.

Corpo e menteAtleta, come ricorda l’enciclopedia Treccani, deriva appunto dal greco antico «gara» (ἀϑλητής, der. di ἆϑλον) e sta a significare che, in un qualunque gioco o competizione che si rispetti, albergano e convivono diversi aspetti psichici insieme a vere e proprie complesse azioni motorie di muscoli e sangue sotto la guida di un cervello raziocinante ed emotivamente sempre coinvolto.

Corpo e mente. Un binomio indivisibile.

Medicina e Psicoterapia per far fronte a queste due direttrici fondamentali.

Concepiremo un fallimento se dentro un grande progetto non tenessimo conto degli aspetti mentali e relazionali di un atleta che vive dentro un sotto sistema chiamato calcio. Egli è inevitabilmente connesso ad altrettanti sistemi che riguardano famiglia, amici e compagni di squadra. Insieme disegnano la fitta rete di relazioni più o meno significative che organizzano e compongono un sistema più grande.

mental coachCome referente mi occuperò di costruire dei ponti di supporto tra la squadra, dirigenti e operatori della società e l'equipe del Polo clinico che intervisionerà i casi a seconda delle richieste e delle necessità terapeutiche.

Non siamo “mental coach” formati in pochi mesi o motivatori miracolosi dell'ultima corrente neurolinguistica americana. Non vogliamo sostituirci a nessuna delle altre figure tecniche o direzionali che operano nella delicata rete societaria o professionale di riferimento, a loro spettano le decisioni fuori e dentro il campo. Non è nostra intenzione influenzare o imporre linee etiche-morali relative a conflitti o fornire istruzioni o direttive comportamentali.

Ci prenderemo cura delle richieste personali e del sistema dall’interno, qualora un giocatore, un dirigente o un singolo magazziniere avesse bisogno di raccontare, esternare un suo malessere, una sua particolare preoccupazione, ricordando che una piccola variazione di una sola parte del tutto favorisce il cambiamento dell’intero sistema.

L'obiettivo più grande sarà dunque cercare di svolgere semplicemente il nostro lavoro, facendo solo quello che sappiamo fare:

Rispondere ed accogliere una richiesta d'aiuto qualora essa ci venga posta, ogni qualvolta che sarà necessario.

 

"Uscire o entrare "nel pallone" insieme ad un altra persona, famiglia o gruppo sociale che sia, fa parte del gioco, del sistema e di tutte quelle infinite e complesse possibilità di costruire una storia meglio formata."

 

I.G.S.


Psicologia Facile e A.C. Cesena

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Questo articolo è stato scritto da Ian Giovanni Soscara

iangiov

Direttore Polo Clinico Psicologia Facile. Psicologo Psicoterapeuta.

E-mail: iangiovannisoscara@psicologiafacile.it
Sito web: www.iangiovannisoscara.it

Cell. 3480627268