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Il Rorshach

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Pubblicato il 30/04/2015 da Daniela Nuzzolese in Generale
Il Rorshach

Il test di Rorschach, chiamato così dal nome del suo ideatore, Hermann Rorschach, è un test proiettivo, usato in clinica, nell’ambito forense, in psicometria e in psicodiagnostica, al fine di indagare la personalità.

È un test composto da dieci tavole, create da macchie di inchiostro simmetriche, alcune monocromatiche e alcune colorate.

Non esistono risposte giuste o sbagliate, poiché la macchia proposta all’ individuo non è strutturalmente formata, per cui è possibile riconoscervi forme e contenuti che rivelano un vissuto emozionale squisitamente personale, spesso inconscio, e conflitti interni profondi.

Sarebbe più idoneo, a tale proposito, parlare di “Reattivo di Rorschach”, proprio perché lo stimolo non integrato va ad integrarsi secondo il tipo di vita interiore del soggetto.

alberoLa descrizione dei vari aspetti della personalità è data dall’ampiezza delle informazioni che si possono ottenere sia sul piano cognitivo, che sul piano affettivo, per cui alcune aree indagheranno l’ intelligenza ed eventuali inibizioni del pensiero, l’ adattamento del pensiero al contesto socioculturale ed, altre, lo stile relazionale, la sfera dell’identità, la gestione degli impulsi e i meccanismi di difesa.

Si osservano spesso “Manifestazioni Particolari”, fattori poco ponderabili dal punto di vista quantitativo, sottoforma di commenti, critiche, choc, descrizioni ecc, ma fondamentali qualitativamente per una una indagine di personalità peculiare e il più fedele possibile.

Un turbamento emotivo legato a una specifica tavola o , a volte, a più tavole, può impedire al soggetto di formulare delle risposte, alterando, così, il processo percettivo associativo. Questo accade poiché si è di fronte ad una situazione in cui non vi sono regole e metodi cui il soggetto ansioso può ricorrere per affrontare una condizione vissuta come minacciosa.

psicodiagnosticoDal punto di vista psicodiagnostico, il soggetto tenta di reprimere l’ angoscia, facendo leva sulle proprie capacità intellettive per dominare la paura della propria affettività o per compensare una reazione disforica.

Se tale tentativo è riuscito, si avrà una risposta di buona qualità formale, se tale tentativo difensivo è fallito, il soggetto non è riuscito a prendere le distanze dal problema.

“Poche persone sono di un colore netto, deciso: la maggioranza sono di tinte miste, sfumature e sovrapposte; variano a seconda delle differenti situazioni come le sete cangianti, esposte a luci differenti.”

 (Philip Dormen Stanhope, IV conte di Chesterfield, 1752)

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Questo articolo è stato scritto da Daniela Nuzzolese

danielanuzzolese

Psicologa, Specialista Rorsharch

Cell. 3490616932

E-mail: dott.danielanuzzolese@gmail.com

Denis, il 29/02/2016 alle 13:30, ha scritto:
Denis Può dirci qualcosa sul suo impiego?
Daniela, il 29/02/2016 alle 13:31, ha scritto
Daniela Certamente! Il test è utilizzato in situazioni di consulenza tecnica di parte e di consulenza tecnica d'ufficio, relativamente ad una perizia forense, al fine di favorire un' indagine profonda e ampliare gli elementi portati alla conoscenza del giudice. In ambito clinico è riservato a diagnosticare psicopatologie, su richiesta dello specialista.