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Adolescenza: un viaggio in tre stanze!

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Costruiamo una mappa

Adolescenza: un viaggio in tre stanze!

La metafora del viaggio è adesiva a questa fase del ciclo di vita che non riguarda solo gli adolescenti, ma anche tutti gli adulti che ruotano attorno ad essi, al punto che sempre più spesso sacrifico il pensiero dell’adolescente inteso come individuo in un periodo della sua vita, per abbracciare l’idea di “Famiglia Adolescente”, che va a sottolineare la centralità del mondo relazionale che si crea nello scambio reciproco che avviene tra adulti ed adolescenti:

[…]“l’adolescenza è un sisma, che attraversa tutta la famiglia, catapultandola all’interno di nuovi equilibri, paradossali ed instabili, ma necessari al processo di crescita volto all’autonomia di figli e genitori. Questo percorso trasformativo non riguarda solo l’adolescente, ma coinvolge tutta la famiglia, la quale è chiamata a riorganizzarsi e a muoversi in un contesto di cambiamenti veloci e costanti, i quali, con il protrarsi dell’adolescenza fino oltre ai 25 anni (perché L’adoscenza inizia nel corpo e termina nella cultura) riguardano una delle fasi più prolungate del ciclo di vita e come tali necessitano di una dignità ed un’attenzione nuove: il fatto che sia di passaggio non ci deve ingannare, non è affatto passeggera!”.

(D. Ceccarelli)

Un viaggio lungo e complesso necessita di una mappa, che potremmo ipotizzare diviso in tre ambienti o stanze, in questo modo:

Mappa

Isolamento

La prima stanza è quella della pre-adolescenza, o prima adolescenza, quella che va, con grande approssimazione, dai 10 ai 14 anni. Dal punto di vista delle relazioni in famiglia, è la fase in cui ci si isola, ci si apparta e si inizia la separazione dagli adulti. È caratterizzata dall’ISOLAMENTO

Confronto

La seconda stanza è quella dell’adolescenza “piena”,come dicono Peter Blos ed altri autori in letteratura. Il suo periodo è di facile memoria, richiama la prima guerra mondiale, 15-18! Questa fase infatti è caratterizzata dal conflitto, meglio ancora dal CONFRONTO.

Attesa

La terza stanza è quella della conclusione dell’adolescenza. In questo caso è più difficile stabilire un periodo, per via del fatto che l’ingresso nell’età adulta è contrassegnato dal raggiungimento di diverse autonomie, che per i nostri giovani arrivano sempre più tardi. Proprio per questo questa è detta fase di ATTESA. Il suo periodo è, a grandi linee e con una forte variabilità, compreso tra i 18 ed i 25 anni.

Teatro

Le ultime ricerche dello IARD, però, stabiliscono che il raggiungimento delle autonomie e dell’indipendenza dalla famiglia di origine, così come il mantenimento di condotte adolescenziali o simil-adolescenziali, si protrae, nella nostra cultura, anche fino a 40 anni.

È un viaggio a tappe?

No! L’itinerario che abbiamo costruito è da maneggiare con cura, perché la mappa, non è il territorio. Altrimenti rischieremmo di vedere solo ciò che la mappa ci mostra. Non solo, l’itinerario che abbiamo appena descritto può essere ingannevole: parlare di fasi ad esempio potrebbe farci sentire in ritardo o in anticipo rispetto alle tappe dello sviluppo. Invece in adolescenza non c’è nulla di lineare, di consecutivo e scontato.

Saremmo stolti e poco accorti se ci muovessimo con l’idea di un viaggio comodo che fa scali puntuali e precisi.

Se dovessi scegliere una poesia che descrive l’adolescenza nell’era post moderna, probabilmente opterei per Itaca di Kostantinos Kavafis, per sottolinearne la dimensione del viaggio, sempre più dilatato nel tempo, al punto che occorre imparare a godere delle meraviglie che si incontrano strada facendo, piuttosto che attendere con impazienza di giungere alla meta.

“Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.

I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.

In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca
raggiungerla sia il pensiero costante.

Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

Kostantin Kavafis

Nei prossimi articoli mi addentrerò nella descrizione delle tre stanze separatamente.

Denis Ceccarelli

BIBLIOGRAFIA

AMMANNITI, M. (2002) “Manuale di psicopatologia dell’adolescenza”, Raffaello Cortina Editore, Milano.

BAINBRIDGE, D., (2009) “Teenagers. A natural History”, Portobello Books Ltd.

BAUMAN, Z., (2003) “Liquid Love: On the Frailty of Human Bonds” trad. it.:Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi, traduzione di S. Minicucci, Ed. Laterza, Roma-Bari 2006

BENASAYAG, M., GERARD, S. (2003) “L’epoca delle passioni tristi”, Editions La Découverte, Parigi.

MARIOTTI, M., FRISON, R., (2000) “Relazioni terapeutiche e adolescenti multiproblematici. L’esperienza de La Rotonda”, Franco Angeli, Milano.

PIETROPOLLI CHARMET, G., (2002) “I nuovi adolescenti. Padri e madri di fronte a una nuova sfida”, Raffaello Cortina Editore, Milano.

RIFELLI, G., (1998) “Psicologia e psicopatologia della sessualità”, Il Mulino, Bologna.

VEGETTI FINZI, S., BATTISTIN, A. M., (2000) “L’età incerta. I nuovi adolescenti”, Arnoldo Mondadori editore, Milano.

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Questo articolo è stato scritto da Denis Ceccarelli

denis

Direttore Polo Clinico Psicologia Facile. 
Psicologo, Psicoterapeuta, Mediatore Familiare, Sessuologo.
Docente ISCRA.

E-mail: denisceccarelli@psicologiafacile.it
Sito web: www.denisceccarelli.it

Cell. 338 4980491